Edilizia e pitture: la congiuntura stimola l´ottimismo
Con la pandemia ci siamo abituati a convivere. E dopo un anno di navigazione `a vista' le aziende conoscono finalmente un periodo di ottimismo, che solo la preoccupazione per i rincari delle materie prime e per l'approvvigionamento dei prodotti può scalfire.
Il 2021 ha i tratti dell’unicità, perché ci sono almeno tre nuovi e inaspettati fattori eccezionali. La pandemia è tutt’altro che risolta, ma abbiamo imparato a conviverci: i nostri comportamenti sono più attenti e responsabili, e ci permettono di non interrompere più le nostre attività con tutte le conseguenze che ne derivano.
Inoltre, tramite il Recovery Fund e il PNRR -il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza- nei prossimi cinque anni potremo ammodernare l’Italia più in difficoltà: una spinta colossale per essere più competitivi e attrattivi.
Infine, nell’edilizia una quantità di agevolazioni fiscali pone le basi per un rilancio eccezionale del settore, dopo anni di difficoltà e ridimensionamenti.
Certo la turbativa che investe le materie prime e l’approvvigionamento dei prodotti è una minaccia, e l’incremento eccessivo della domanda solleva perplessità sulla capacità di eseguire i lavori con manodopera qualificata, ma l’ottimismo è la cifra del 2021!
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