Crisi e imprese artigiane: come si trasforma il lavoro
La lunga crisi degli ultimi anni ha costretto molte imprese a chiudere, ma anche stimolato nuovi modi di lavorare e di affrontare un mercato sempre più concorrenziale e complicato. Come sarà il lavoro nel futuro?
I dati di Ance, Unioncamere e Infocamere sono impietosi: rispetto al 2012 ci sono oltre centomila artigiani in meno. Tra le categorie più colpite i muratori, imbianchini, serramentisti, falegnami e tappezzieri. E il mondo delle costruzioni ha perso oltre 600mila addetti, come dire che un lavoro su quattro non c’è più. Ma la crisi genera anche opportunità e modifica l’approccio al lavoro per intere categorie professionali, che acquisiscono competenze nuove e specifiche. Così oggi cresce la richiesta di formazione, specializzazione, managerialità e collaborazione.
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